, nei bazar e nei postriboli non si fa che parlare della grande novità! Un nuovo barone governa sulla città, il giovane
, detto il “Prudente, il Divino, il Virile”.
L’operosa cittadina di mare è in fermento e una prodigiosa arena è stata allestita nella piazza del mercato, dove guerrieri e viaggiatori possono scontrarsi tra loro per scommessa e cimentare la propria forza con bestie e creature mostruose provenienti da tutte le Terre Spezzate! Sui banchi del bazar così come nei vicoli malfamati fervono commerci più o meno legali; in taverna si beve e si gioca a dadi, cercando di scordare che sulle coste di Calastea si allunga troppo spesso l’ombra delle temibili navi pirata!
Nelle impervie terre di Altabrina vicino al tratto più alto del Fiume Orso si trova il Sacro Circolo, un luogo creduto magico dai brinnici dove avvengono grandi cerimonie e le più importanti riunioni dei Capiclan. Lassù, circondati da foreste ed alte vette, il Principe Falcobrando ha chiamato a raccolta i Clan e tutti i Principati delle Terre Spezzate per assistere al suo matrimonio con Beldiluce, figlia del defunto Capo Clan del Lupo, Canenero.
Risuonano festosi i tamburi del nord per la pace sancita dall’unione dei due Clan ed i Principi tutti delle Terre Spezzate giungeranno a porgere omaggio, ma si preparano anche i tamburi della battaglia per la Disfida sancita da Sua Maestà tra Altabrina e Meridia...
La città di Calastea
Col sopraggiungere della calura estiva, nelle piazze e nei vicoli di
Calastea, nei bazar e nei postriboli, si faceva un gran parlare della grande novità! La Basilissa aveva scelto un nuovo barone per governare la città, il giovane
Magno Demone Cipridi, detto il “Prudente, il Divino, il Virile”.
Giochi e divertimenti furono predisposti per festeggiare il nuovo Signore della città, ma le genti straniere accorse a Calastea si intrattennero più che altro nei vicoli malfamati, tra commerci più o meno legali, ricettatori e spioni.
A Calastea giunse anche
Lupo della Luna, capoclan dei pitti di Neenuvar e foriero di importanti notizie sull’assassinio di
Yavàldaron. Il Sire degli Elfi, poco prima di essere ucciso, aveva scacciato dalla sua corte un sacerdote coronense di nome Mariano. Nelle pacifiche terre di Neenuvar che un ospite fosse esiliato era consuetudine assai rara, che gettava perciò fosche ombre sul ruolo della Corona nella vicenda.
Il Sacro Circolo
Nelle impervie terre di
Altabrina il Principe
Falcobrando aveva chiamato a raccolta i Clan e tutti i Principati delle Terre Spezzate presso il Sacro Circolo per assistere al suo matrimonio con
Beldiluce, figlia del defunto Capo Clan del Lupo, Canenero. Risuonarono festosi i tamburi del nord per la pace sancita dall’unione dei due Clan e i Principi tutti delle Terre Spezzate giunsero a porgere omaggio, ma nel bel mezzo dell’estate brinnica gli Spiriti scatenarono la peggiore tempesta di ghiaccio a memoria d’uomo e le verdi terre si coprirono di gelido manto, costringendo gli stranieri a una precipitosa fuga.
All’indecorosa ritirata fece da strascico uno strano silenzio, lasciando la povera gente a commentare i guai che affliggevano i potenti. Nel nord delle Terre Spezzate, la gioia e la prosperità avevano benedetto i Principi e le proprie genti, unite nell’
Alleanza del Nord. Falcobrando aveva nuovamente riunito i clan di Altabrina sposando la figlia del Capoclan del Lupo, mentre
Alarico D'Urso attendeva a breve la nascita del tanto atteso erede di Castelbruma, prevista per il mese di Caduceo.
Nelle terre unite dall’Asse Tetradico, specie presso l’Ecclesia valniana e coronense, cresceva la preoccupazione per il rafforzarsi dell’Antico Culto nelle terre del nord. La festosa corte venale appariva funestata da imprevedibili quanto violenti malumori della Basilissa Desdemona Alcestidi, che cacciò o mise ai ferri numerosi dei suoi cortigiani con l’accusa di tradimento. I vescovi Valniani attendevano con impazienza che la Sacra Cerca indetta dal Magnifico trovasse compimento e venisse dunque scelta la futura sposa di Edoardo II dei Castamanti, Principe di Valleterna.
La Corte di Meridia si chiuse in un rabbioso imbarazzo per l’infamante accusa rivolta ad Acrisio il Giovane, catturato da valniani e coronensi per eresia. L’alchimista merida era stato infatti torturato e giustiziato proprio nelle terre di Altabrina in adempimento ad un mandato firmato da Sua Maestà.
A Neenuvar il lutto per la morte di Yavàldaron, portavoce del Consiglio degli Elfi assassinato in primavera nelle terre di Venalia, aveva lasciato il posto a un’orgogliosa determinazione. Appariva ormai chiaro che sarebbe stata
Malwen Elensil a guidare il suo popolo verso una nuova rinascita, e verso la vendetta.
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